Riki Maru è una catena di una mezza dozzina di ristoranti sparsi in varie zone centrali di Osaka. Sono tutti degli izakaya, il tipico ristorante di cucina popolare giapponese. Un po’ l’equivalente della nostra osteria o trattoria. Nelle izakaya non c’è sushi, a volte ci può essere del sashimi, chiamato in questo caso tsukuri, e i piatti sono per lo più ricette ci cucina giapponese semplice, spesso cucinate alla griglia.
La caratteristica dei ristoranti di questa catena è il costo di ogni singola voce del menu: 300 yen, circa 2,50 euro al seconda del cambio euro-yen. Le porzioni non sono abbondantissime, ma ciascuna può essere facilmente divisa in tre, permettono di assaggiare un gran numero di preparazioni differenti.
I locali sono arredati in un semplice ma molto piacevole stile tradizionale: porte scorrevoli, legni naturali e scuri, in alcune sale si mangia seduti sul tatami da un tavolo basso. Affascinante al’inizio ma una tortura per le articolazioni per chi non è abituato.
L’izakaya, anche se ve ne sono ormai di ricercate e raffinate è, come dicevamo, ristorante accessibile e spesso molto affollato. Rikimaru non fa eccezione e infatti ci si trova spesso in sale molto animate, nei tavoli più grandi spesso seduti con altri avventori.
In ogni ristorante vi è una grade griglia a vista. Al centro del locale o di lato, su un letto di ghiaccio tritato fanno bella mostra di se’ pesci di vario genere, frutti di mare, gamberi, spiedini e verdure varie. Dietro, tre o quattro addetti con la divisa del locale si danno un gran da fare ai fuochi.
Chi ha la fortuna di sedere al bancone che fronteggia la griglia può ordinare indicando semplicemente ciò che vuole che gli venga messo a cuocere. Per gli altri vi sono i menu, scritti in giapponese, e alle pareti, come spesso accade negli izakaya, vi sono fogli scritti a mano che riportano i piatti del giorno.
Vediamo un po’ dei piatti più tipici che si possono gustare nei locali della catena RIkimaru.
Eda Mame 枝豆
Un grande classico della cucina giapponese ormai presente, a caro prezzo, anche nei menu dei ristoranti giapponesi nostrani.
Si tratta di baccelli di un particolare tipo di soia sbollentati e salati. Sono normalmente un antipasto o uno stuzzichino. Si infilano in bocca e coi denti si fanno sgusciar fuori i fagioli riponendo il baccello vuoto in un apposito cestino. Uno tira l’altro peggio delle ciliegie…
Tsukune つくね
Una varietà di yaki-tori. Si tratta di polpettine di pollo tritato spesso assieme a pelle e cartilagini per dargli una consistenza più interessante. Vengono infilati su spiedini e cotti alla griglia e spennellati di salsa dolce a base di soia. Come condimento aggiuntivo un pizzico di senape giapponese (karashi) e maionese.
Zuri ずり
Altro tipo di yaki-tori. Si tratta del gozzo del pollo. Ha una consistenza molto tenace simile al cuore, e forse più. Servito con sale e limone.
Nagaimo-yaki 長芋焼き
Il naga imo viene tagliato a fette piuttosto grosse, con la pelle, e grigliato. Viene servito con burro e sale. Semplice e squisito.
Nankotsu no Karage 軟骨の唐揚げ
Uno dei grandi classici dei piatti giapponesi da izakaya. Si tratta di cartilagini di pollo impanate e fritte. Può sembrare disgustoso ma è uno dei piatti giapponesi più interessanti e intriganti, soprattutto per la particolarissima consistenza. Anche chi disdegna le preparazioni con le frattaglie spesso ne è conquistato.
Shitake shishito kushiyaki 椎茸ししとう串焼き
Altra preparazione giapponese semplice e gustosa. Uno spiedino con funghi shitake e peperoncini dolci cotto alla griglia. Condito con katsuo e salsa di soia.
Hotaru ika 蛍イカ
Piccole seppioline servite mezze crude in una condimento a base di salsa di soia. Si mangiano intere, con interiora e tutto, così come sono in un sol boccone. Per palati più che abituati alle crudité. Accompagnate da daikon grattugiato.
Maguro yukke マグロユッケ
Un piatto originariamente coreano e preparato normalmente con la carne. E’ una specie di tartara dove però la carne è tagliata a striscioline. Condita con cipolla, erba cipollina, salsa di soia e uovo crudo, spesso di quaglia. In questo caso viene però preparato con il tonno (maguro appunto).
Tako Ponzu タコポン酢
Polpo sbollentato, tagliato a fettine e servito con salsa ponzu a base di aceto di riso, mirin e salsa di soia. Lo accompagnano erba cipollina (negi), wakame e momiji horoshi (daikon grattugiato e peperoncino).
Altri piatti da provare da Rikimaru sono l’hokke, un pesce dei mari del nord aperto a libro e cotto alla griglia, il tako wasa, polpo crudo servito a pezzetti in salsa a base di wasabi, hotate-yaki, capasanta cotta nel suo guscio, ika-yaki, totano grigliato, e molti altri ancora.
Dato il prezzo decisamente abbordabile di ogni singolo piatto potete anche arrischiarvi a ordinare a casaccio dal menu. Da bere, l’immancabile birra media ghiacciata (nama-chu), o se proprio volete fare i super tradizionalisti, sake, sia caldo che freddo.
Infine, per chi volessi approfondire, ecco il sito della catena di ristoranti giapponesi in questione. E’ solo in giapponese. Non esitate a contattarci per maggiori informazioni o dettagli.